sabato 23 marzo 2013

21 marzo 2013 giornata della memoria e dell'impegno


''Giovedì 21 marzo alle 17,30 l'associazione Cittadinanza per la Magistratura, nelle persone del Presidente Barbara de Luca, con Cinzia Cuccio, Giovanni Palazzotto e Simonetta Genova partecipa, su invito dei signori Agostino presenti con le loro nipoti, alla lettura dei nomi delle vittime di mafia organizzata da Libera presso la sala consiliare del Comune, con la presenza di don Ciotti. 
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E così quaranta di questi oltre novecento uomini, donne e bambini, se non camminano sulle nostre gambe, quanto meno hanno voce, per un attimo, tramite noi intervenuti. E gli altri vengono nominati da altrettanti presenti che con rispettosa compunzione si recano in fila davanti al microfono in quanto familiari o, come noi, per partecipare, per esserci, per stare vicino alle famiglie, per sentire un omonimo di qualcuno che conosciamo, di qualcuno che conoscevamo senza saperlo, un omonimo DI NOI STESSI. 
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L'invito di Libera è quello di accompagnare alla memoria l'impegno; il breve discorso di don Ciotti è come sempre caloroso, sentito, commovente, e immediatamente crea un magnetico silenzio; ci trasporta con la mente a tutte le città italiane dove, contemporaneamente, sta avvenendo la stessa lettura - cosa impensabile fino a pochi anni fa. 
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La manifestazione avviene alla presenza del Sindaco Leoluca Orlando, del Vicesindaco e di alcuni consiglieri, presente anche un rappresentante dell'amministrazione regionale. Tuttavia, l'ufficialità della cerimonia nulla toglie alla sua vitalità: osservo volti che sorridono, amici che si riincontrano, parenti che si stringono in una vicinanza che li metta al riparo dall'emozione, scorgo volti seri, volti mesti, volti soli.
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E di quei nomi, che scorrono inesorabilmente cercando di sfuggire alla mia memoria, tento di ascoltare attentamente ogni sillaba, perché qualcuno di essi si possa scolpire nella mia memoria, perché dal ''nomen'' enunciato scaturisca la sua soprannaturale energia che sempre si traduce, se ci pensate bene, in eventi concreti. Gli altoparlanti sono posti anche all'esterno, sulla piazza. Spero che anche i passanti più distratti si pongano quanto meno qualche domanda: dieci nomi, un applauso, altri dieci, un altro applauso... gli ultimi dieci, un fortissimo applauso. Quello che i passanti non possono vedere è che siamo tutti in piedi, ammutoliti dalla commozione.
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A me, passante distratta fino a poco tempo fa, non resta che accogliere un invito di Libera che ho sentito in questi giorni, uno speciale invito alla memoria: prendete fra i mille un nome, un nome a caso, lasciatevi incuriosire, fatelo vostro, andate a cercare a chi apparteneva... Voglio accogliere questo invito e vi chiedo di fare la vostra parte con un vostro commento. 
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Io nel frattempo mi documenterò, dopo essermi chiesta come può finire così la vita di una persona per la quale era stato pensato, era stato scelto il nome di Gelsomina. Il suo nome completo era . . . Gelsomina Verde. Scrivete qui sotto il ''vostro'' nome e creiamo così una catena della memoria.'' (Simonetta Genova)

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