venerdì 22 marzo 2013

21 marzo Parco Uditore iniziativa "Piantiamola" - Roberta Sanzone



Ventuno marzo, primo giorno di primavera con un cielo un po' incerto a Palermo, nuvolette bianche e un sole che si nasconde nelle prime ore della giornata. Qualche goccia di pioggia bagna Parco Uditore dove, una delegazione dell'associazione cittadinanza per la magistratura, si reca per aderire all’iniziativa "Piantiamola, un albero per crescere" organizzata dai ragazzi dell'associazione Parco Uditore – U’Parco che hanno deciso, con il loro impegno e la loro dedizione, di fare rivivere parco Uditore, bene confiscato alla mafia. L’iniziativa ha previsto la piantumazione di alberi, donati da associazioni e semplici cittadini, dedicandoli alle vittime di mafia e dei sistemi deviati della società. Sono stati donati , superando tutte le aspettative 116 alberi . Incontriamo a Parco Uditore i coniugi Agostino, sempre presenti e consapevoli di lottare fino alla fine per scoprire la verità sulla morte di Nino, Ida e del bambino mai nato , che loro attendevano. I coniugi Agostino hanno deciso di non "vegetare", ma di girare per tutta l'Italia e raccontare la loro storia e per evidenziare che ancora dopo molti anni, la verità gli viene negata! Era presente altresì il Sig. Claudio Zarcone, padre di Norman Zarcone, dottorando suicida il lanciatosi dal 7 piano della facoltà di lettere e filosofia di Palermo il 13 settembre 2010. Norman, studioso attento, mente acutissima, aveva compreso che in un sistema clientelare, fatto di baronie e raccomandazioni, per lui all'università non ci sarebbe stato posto. Ed e` per questo che ha voluto lasciare un segno forte, tangibile, un urlo alla meritocrazia. E Norman vive anche a Parco Uditore, in un albero fiorito di pesco , che sia germe di speranza per i giovani che amano questa nostra terra. Sono presenti i bambini delle classi degli Istituti Comprensivi Buttitta-Setticarraro e Leonardo Da Vinci-Carducci. Nei loro occhi si legge l’innocenza spensierata , ma la consapevolezza di comprendere che esistono due parti di società, una brutale e spietata e un’ altra di valori di giustizia, onesta’ e legalità. Lo si legge nei loro occhi, quando contribuiscono , armati di paletta, alla piantumazione di due alberi della legalità, ma anche quando leggono la lista delle vittime di mafia, spesso, bambini come loro come Giuseppe Di Matteo, Claudio Domino e il bambino mai nato dei coniugi Agostino. Vengono ricordati anche Graziella Campagna, Rita Atria, per il loro essere donne, per il loro trovarsi in posti sbagliati, in momenti sbagliati, per la loro purezza, il coraggio. Il pensiero va anche ad Attilio Manca , alla caparbietà dei familiari  e dell'associazione ANAAM a lui dedicata, che lottano incessantemente per scoprire la verità. A parco Uditore nei volti della gente si legge una forza che non molla, autentica , di lotta per la verità. A conclusione della giornata è la volta degli interventi. In un primo momento intervengono i ragazzi dell’ associazione”Parco Uditore U’Parco” enunciando a gran voce che Parco Uditore e’ e deve essere la casa di tutti ,per contribuire al bene comune. Dopo viene passata la parola alle autorità, successivamente è la volta dei delegati dell’ associazione Rita Atria, Cittadinanza per la Magistratura e poi, interviene la “Poetessa Dell’ antimafia” Lina La Mattina che emoziona e commuove con le sue forti parole di protesta e di speranza. Noi di “Cittadinanza per la magistratura” desideriamo ricordare queste anime innocenti, ingiustamente e barbaramente uccise, pur non avendo nessuna colpa e coinvolgimento personale. Vogliamo pertanto sperare che accadimenti di questo tipo non si verifichino più, desiderosi di respirare ossigeno puro, di alberi sempreverdi della speranza, attaccati saldamente alle radici della nostra Terra siciliana che amiamo.

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