Da dove iniziare a raccontare, da uno splendido insperato pomeriggio di sole, da un fitto giro di telefonate e di mail tra me, Alessandro e Luigi per coordinare un mega striscione con tanto di palloncini colorati in onore della nostra Agnese??? Con miracolosa bravura di Alessandro (credetemi che il termine è proprio esatto visto che fino a ieri si parlava di un foglio con i nomi) io, Luigi ed un gruppo di volenterosi amici abbiamo creato un lunghissimo striscione con il nome del nostro gruppo FB "Fraterno sostegno ad Agnese Borsellino"; accanto due gruppi di palloncini colorati con i nomi degli amici di Agnese.
Poco prima dell’inizio del sit in Luigi si avvicina per dirmi che dovevo essere io a leggere il messaggio di Agnese per i magistrati e già il mio cuore comincia ad accelerare i battiti…..Respiro molto profondamente e mi preparo al compito!! Salvatore comincia a parlare con la sua solita energia, poi il megafono passa a me che con la voce rotta dall’emozione, con tutta la forza che riesco tirare fuori, do voce ad Agnese, credo alla fine di avere quasi urlato il suo nome ma volevo che tutti sentissero la sua presenza lì. Scende il dott. Di Matteo con diversi suoi colleghi (Messineo, Del Bene, Tartaglia e altri) tra gli applausi di tutti noi e gli incitamenti a non mollare. Alla fine del sit in, Salvatore invita quanti volessero a raggiungere casa Borsellino per dare un saluto ad Agnese che sta male. Verso le 20.30 arriviamo sotto casa, posizioniamo lo striscione con i palloncini ed a naso in su fissiamo il balcone illuminato. Prima telefonata di Luigi: “Agnese sta preparandosi perché vuole affacciarsi a salutarvi”, prima ondata di emozione!!! Richiama Luigi: “Agnese vuole scendere a salutarvi tutti personalmente, non la ferma nessuno”, sempre più ansiosi restiamo ad aspettare che finisca di parlare con il dott. Di Matteo che era salito a salutarla. Ci schieriamo tutti davanti alla porta dell’ascensore, l’emozione aumenta anche perché intanto si era unito a noi Nino Di Matteo. Si apre la porta e in tutta la sua forte fragilità appare la nostra Agnese. So di non poter rendere quello che è successo in quel portone: una donna fiaccata da tanta sofferenza ma con una forza, una lucidità non umane. Ci ha detto che ci vuole bene, che noi siamo la sua forza, che dobbiamo stare accanto ai Magistrati e volergli bene perché non succeda un’altra via D’Amelio. “Per me non ci sono uccisioni più importanti di altre, soffriamo tutti allo stesso modo, sono vicina a tutti quelli che hanno perso un familiare ucciso dalla mafia” e indica il signor Agostino allungandogli la mano! “Se dovesse succedere qualcosa ai nostri Magistrati, io faccio la pazza, non ho niente da perdere ormai e giuro che faccio la pazza”. Vorremmo stringerla, baciarla ma dobbiamo tenerci a distanza per questa schifosa malattia che la distrugge nel fisico, ci chiede allora di prenderci tutti per mano e di pregare con lei. Ci ritroviamo tutti insieme, noi venuti da varie parti d’Italia, il dott. Di Matteo, gli agenti della sua scorta, mamma Augusta e papà Vincenzo Agostino, Salvatore e la nostra Agnese a recitare il Padre Nostro. Nessun occhio è rimasto asciutto, la commozione è cresciuta ancora di più quando si è stretta forte forte a suo cognato in un lungo abbraccio. Alla fine Luigi l’ha pregata di salutarci con un sorriso perché è con quel sorriso di donna coraggiosa e forte che noi vogliamo ricordare la nostra Indomita Capitana.
Barbara
Nessun commento:
Posta un commento