Ieri sera, sabato 16 Marzo 2013, mentre a Firenze si celebrava la Giornata della Memoria in ricordo delle vittime delle mafie, a Palermo ''Cittadinanza per la Magistratura'' ha assistito al Concerto organizzato dai ''Vespri Siciliani'' in memoria di tutte le vittime di mafia, e in particolare per ricordare quelle non riconosciute o mai menzionate.
Le varie fasi del Concerto, intitolato ''La preghiera del precario'' (evento facebook https://www.facebook.com/events/249593251844632/ ) grazie anche al superiore dei gesuiti Padre Rizzo si sono svolte nella meravigliosa Chiesa di Casa Professa, alternandosi con interventi di persone e associazioni amiche che hanno contribuito con testimonianze, riflessioni, letture, poesie (Lina La Mattina, Rita Elia). Gli interventi hanno evidenziato, oltre ai problemi legati alla gioventù, alla fuga dei talenti siciliani e la promozione dell'occupazione come primaria strategalia antimafia, la necessità di passare attraverso la bellezza e la cultura per promuovere le nostre risorse artistiche e radicare ''leggi'' che dovrebbero scaturire da dentro prima di essere imposte da fuori (Associazione Cultura Itiner'Ars).
Il nostro socio Massimiliano La Rocca ha dato il suo contributo con una lettura del valore di legalità in chiave di ''comunità'', mentre il nostro amico Vincenzo Crivello ha usato la sua umanità e la sua maestria di attore per dare intensa interpretazione dell'arringa di Calamandrei in difesa di Danilo Dolci.
L'eccellenza della musica sacra, dei cantanti lirici e dei musicisti tutti siciliani - come il giovane M° Bartolomeo Cosenza - ha piacevolmente stupito il folto pubblico, anch'esso sapientemente orchestrato dall'abile Giovanni Palazzotto e dalla conduttrice Francesca Spataro di un garbo e una professionalità davvero rari. In tal modo siamo stati anche noi vicini a Vincenzo Agostino e la sua famiglia, a Gianluca e Angela Manca, a tutti i familiari e alle quasi mille vittime citate a Firenze: ''Firenze chiama, Palermo risponde''. (di Simonetta Genova)
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