sabato 30 novembre 2013

"Cittadini" con gli studenti del Danilo Dolci e alla serata di Pif - 27 novembre 2013

Un altra giornata densa di attività alimenta l'entusiasmo che tutti noi mettiamo nel nostro essere "Cittadini": il Prof. Luigi Barbieri, che avevamo conosciuto pochi giorni or sono nella nostra sede, ci ha presentato i suoi studenti del Progetto Legalità organizzato presso l'Istituto Danilo Dolci - con la disponibile ospitalità nella parrocchia di Padre Maurizio causa agitazioni in corso presso la scuola. Giovanni Palazzotto, Liborio Martorana, Elisa Mogavero ed io ci siamo recati all'incontro per portare la nostra testimonianza e preparare l'organizzazione dell'evento di cui prossimamente i ragazzi saranno protagonisti insieme alla testimone di giustizia Valeria Grasso. Come sempre, il tocco inconfondibile di Giovanni ha dato il via all'incontro in modo speciale: eliminata la fila di sedie dei ''relatori'', eliminate le file della piccola platea, ci siamo messi in cerchio e separati in modo tale da mescolarci coi ai ragazzi. Il Prof. Barbieri ci ha presentato con parole lusinghiere e ha descritto il lavoro che svolge da anni coi suoi studenti; poi ha dato la parola a Giovanni, che col suo parlare sentito e coinvolgente ha raccontato il significato della nostra esperienza di cittadinanza e l'esigenza di dare voce sia alle vittime di mafia ignorate che a tutte quelle persone che non fanno notizia pur esprimendo una condotta coraggiosa nel compimento del proprio dovere. Proprio il luogo dove ci troviamo è stato teatro dell'incontro degli allora sconosciuti genitori di Nino Agostino con padre Pino Puglisi. Giovanni ha fatto cenno ai valori da perseguire in quanto giovani, fra i quali la ''memoria viva''. Liborio Martorana ha coinvolto i ragazzi sulla necessità dell'informazione e della ''contro-informazione'', sottolineando come carta stampata e notiziari bombardino tutti noi con le notizie cui vogliono fare convergere l'attenzione, facendo calare il silenzio su altre che avrebbero il dovere di divulgare: mi viene da pensare ad alcune delle tematiche di cui ci occupiamo, come la Trattativa Stato-Mafia o le vicende dei testimoni di giustizia. Liborio racconta la sua esperienza, inclusa quella relativa a Radio 100Passi, e apre le porte ai ragazzi per un intervento o altra attività da svolgere con l'ausilio della web-radio. Il tempo stringe per la grande quantità di argomenti da trattare, ma si prosegue con la mia testimonianza, partendo dai promemoria che il Prof. Barbieri fornisce ai ragazzi sui nomi citati, su vicende e fatti di cronaca di cui i ragazzi sono da noi "inondati" senza a volte individuarne subito i riferimenti. Per cominciare, ammetto la mia inadeguatezza nei confronti dell'esperienza raccontata dagli amici che mi hanno preceduto: sono un'insegnante, ma sto "andando a scuola" e ho deciso di non smettere più di imparare. Ho raccontato ciò di cui mi occupo in associazione, spiegando ai ragazzi che ritengo comunque di poter dare un contributo proprio per essere stata una di quelle persone che vanno tirate fuori dalle case e che devono aprire gli occhi su ciò che ci accade attorno... ciò che ci riguarda tutti! Perché Attilio Manca potrebbe essere mio fratello... Occuparsi della nostra città significa essere cittadini italiani, perché la Sicilia È l'Italia. Elisa Mogavero ripercorre la sua esperienza di giovane che all'epoca delle stragi aveva solo dieci anni, ma che ha ricevuto un'impronta e uno stimolo ad affrontare gli studi di Giurisprudenza e interessarsi delle tematiche dell'ambiente. L'intervento di Elisa è tutto concentrato a fare esempi pratici del modo in cui la criminalità organizzata non sia il problema di un'astratta "collettività", ma una piaga che investe e condiziona pesantemente la nostra vita individuale e quotidiana: il problema della meritocrazia, la mancanza di lavoro, i quartieri cittadini invasi dai rifiuti, il cibo che mangiamo, i medici che ci curano, persino i momenti di divertimento inquinati dalle occasioni di fare una ''sniffatina''... Elisa è forse la più efficace nel fare breccia sulla timidezza degli studenti, che sono ordinati, silenziosi, ma molto attenti e interessati. Una volta rotto il ghiaccio, ognuno di loro si esprime sulle attività che vorrebbe svolgere in occasione del progetto di Valeria Grasso, e si passa a una fase operativa con stesura di appunti, scambi di indirizzi e, già che ci siamo, la richiesta di un supporto a Padre Maurizio per un contatto con il quartiere di San Lorenzo dove si svolgeranno le attività. Quello di oggi è stato, in poche parole, un incontro semplice ma meraviglioso. Poche ore di pausa per recarsi al Teatro Biondo, dove Pif presenta il suo film La Mafia Uccide Solo d'Estate. Ritroviamo tutti gli amici delle altre associazioni e ci rechiamo all'interno prima dell'apertura al pubblico per affiggere il nostro "Uniti Tra Noi, Uniti Per Voi, Contro la Mafia". Lo spettacolo vede alternarsi momenti all'insegna della comicità, della commozione, della speranza con giornalisti, magistrati, attori; le testimonianze dei familiari giovanissime delle vittime eroiche (Impastato, Chinnici, Dalla Chiesa) non sono testimonianze istituzionali, ma ricordi di momenti personali, intimi, quotidiani. Lascia spiazzati l'intervento di Teresa Mannino che, pur cercando di mantenere la sua verve, si è commossa al ricordo del padre che, in un quartiere controllato dalla mafia, aveva creato a dispetto del boss della zona un campo di calcio per i ragazzi, distrutto poi con una terribile esplosione. Lo spettacolo di Pif comprende la messa in scena di brevi frammenti recitati, con due attori che interpretano in modo ironico il ruolo di Riina e Bagarella. Il neoregista insiste ripetutamente, durante la serata, nell'invitarci tutti a vedere il film in uscita nelle sale cinematografiche; la conclusione è all'insegna della musica e dell'allegria, e le fan scatenate si accalcano per le foto ricordo... ...un'altra giornata di Cittadinanza Per La Magistratura. Simonetta Genova

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