Blog ufficiale dell'Associazione "Cittadinanza Per La Magistratura"
lunedì 13 gennaio 2014
Lettera di Ylenia (studentessa del Danilo Dolci) al dott. Teresi
Buonasera Dottor Teresi,
probabilmente questa e-mail Le sembrerà insolita, ma in questo periodo di normale non c'è più nulla.
Probabilmente a scriverLe di solito sono persone di un certo spessore, che hanno
ruoli istituzionali, una coscienza sulle spalle, delle esperienze che li
rendono in grado di poterLe parlare senza mezzi termini.
Mi spiace deluderla, questa è una lettera dal basso, talmente di poco
spessore che, non Le nascondo, per scriverla ho dovuto pensarci un po'.
Mi chiamo Ylenia, sono una studentessa del Liceo Danilo Dolci, e ho
partecipato alle due giornate di " Legalità è Libertà " nella palestra
di Valeria Grasso; sono la ragazza che ( purtroppo ) parla troppo e
spesso, e di questi tempi parlare apertamente è quasi una sfida.
Ricordo che dopo il dibattito mi ha detto qualcosa che finalmente mi ha
aiutata, dopo tanta gente che mi diceva di non parlare, di essere solo
una sognatrice, che le mie parole restavano in aria, per poi cadere
violentemente a terra. Quando qualcuno come Lei, a qualcuno come me,
dice << sei meravigliosa >>, Le posso assicurare che quelle
che per Lei possono essere semplici parole, per qualcuno invece
rappresentano un invito a continuare.
Siamo la generazione che fa antimafia senza sapere realmente cosa sia. Conosciamo
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino solamente grazie ai film e alle
Vostre testimonianze, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, non
sappiamo cosa sia la paura costante di camminare per strada e vedere le
finestre chiuse.
Questa è la realtà che purtroppo avete vissuto voi. Ma la realtà che viviamo
noi oggi, è meno evidente, ma proprio per questo più pericolosa. La
mafia continua ad esistere, è solo nascosta dietro qualche appalto,
dietro un incendio di un edificio, dietro delle persone "normali" che
entrando in una palestra chiedono il pizzo come se fosse un diritto.
Non vediamo, e quindi siamo in pericolo.
Per questo, il lavoro che Voi svolgete è di un'importanza vitale per noi.
Perchè non c'è nulla di più pericoloso della tranquillità apparente.
Le volevo soltanto dire che, nonostante la realtà che Voi vivete ogni
giorno, e nonostante la città sembra che dorma, c'è qualcuno che, dentro
un'aula, dietro un computer, nella tranquillità di ogni giorno, Vi
stima davvero molto, e che ha la grande fortuna di sentirsi protetto
anche in mezzo al caos. Grazie quindi a Voi, che ci guardate le spalle, affinché noi possiamo guardare al futuro.
Arriverà il giorno in cui la tranquillità apparente crollerà, e la gente vedrà
la realtà nascosta che fingeva di non vedere... quel giorno sarà la
vittoria di una Palermo libera.
Grazie per l'ascolto,
Ylenia
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