Ciò che
dice la signora Saguto dei fratelli Manfredi e Lucia Borsellino è semplicemente
vergognoso e sta a dimostrare quanto sia in stato avanzato la cancrena per il
disprezzo dei sentimenti e della dignità altrui : Bene fa Manfredi Borsellino
assieme alla sorella Lucia a non rispondere a queste deplorevoli parole.
Infatti ciò che ha proferito la signora in questione oltre a non meritare
alcuna considerazione, non le si possono dare neanche le attenuanti generiche,
ed anche se non si tratta di reato, certamente c’è una morale che dovrebbe
essere messa in primo piano. Il colloquiare al telefono con una conoscente
parlando male dei figli di Paolo Borsellino non credo possa essere espressione
di un parere, bensì l’espressione di una cattiveria immotivata, e se da un lato
la signora dipinge Paolo Borsellino come un suo caro amico personale dall’altro
parla malissimo dei figli di questo carissimo amico. Viene da pensare che
qualcosa non funziona, se non altro perché Lucia Borsellino ed il fratello
Manfredi mai hanno dato adito a pettegolezzi od a situazioni poco chiare. Ma in
tutto questo prendendo l’accusa fatta alla Borsellino etichettata come
“cretina”, mi viene da pensare e cercare di capire per quale motivazione Lucia
possa essere una cretina. Forse perché non ha gestito i suoi compiti
istituzionali col sistema Saguto? Forse perché non ha cercato posti per i suoi
amici o familiari barattando il diritto pubblico con l’interesse privato?
Oppure perché non ha saputo fare la bella vita? Ecco se Lucia Borsellino per
tutto ciò è una cretina allora sappia la signora Saguto che c’è una maggioranza
di italiani che ammira questa categoria di cretini a dispetto del suo modo di
agire svelato dalla procura di Caltanissetta. Poi passando al fratello Manfredi
cerco di capire da cosa può derivare il suo essere squilibrato. Forse perché
ancora si commuove al ricordo pubblico del padre Paolo? Dice la signora Saguto
alla amica ignara di essere ascoltata dalle forze dell’ordine e alla quale sta
esprimendo le sue esternazioni; “Ma che minchia si va commuovendo ancora dopo
ventitre anni dalla morte del padre?” Una frase che dimostra e mette in
evidenza tutto lo squallore e la pochezza d’animo di chi è abituato
probabilmente a discutere in questi termini e ci mostra ciò che spesso si nasconde
nell’animo umano. Il tempo dirà da chi siamo circondati. Per adesso cerchiamo
di fare fronte in difesa di questi due ragazzi, di questi figli
dell’espressione più bella che la società palermitana abbia mai potuto avere.
Il caso Saguto e bella compagnia sta svelando tutto l’intreccio delle magagne
che si nascondevano fino ad una settimana fa nel’ufficio di prevenzione del
tribunale di Palermo, addirittura tirando in ballo tramite intercettazioni
telefoniche l’attuale prefetto di Palermo ed un sistema di spartizione ad uso
famiglia di posti di un certo rilievo. Il pubblico gestito da privato. Dopo il
marasma venuto fuori da questa indagine e dalle intercettazione effettuate
dalla procura di Caltanissetta sarebbe giusto che tutti le figure negative avessero
la dignità ed il rossore in faccia di lasciare i posti a tutti i livelli che
fino ad oggi hanno occupato, gestendo le loro funzioni a discapito dello stato
e degli italiani. Buona parte della società italiana che si richiama ai valori
lasciateci dai padri costituenti e da eroi come Falcone, Borsellino, La Torre,
Chinnici assieme a tutti gli altri che hanno immolato la propria esistenza per
la bellezza della legalità, della giustizia e della democrazia, possano un
giorno vivere in una società migliore di quella che questo tempo ci sta
propinando e dove la cultura della legalità possa diventare un componente del
dna di ogni singolo individuo.
Liborio Martorana
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