venerdì 23 ottobre 2015

Senza alcuna attenuante - dal blog Bloggheggiamo

Ciò che dice la signora Saguto dei fratelli Manfredi e Lucia Borsellino è semplicemente vergognoso e sta a dimostrare quanto sia in stato avanzato la cancrena per il disprezzo dei sentimenti e della dignità altrui : Bene fa Manfredi Borsellino assieme alla sorella Lucia a non rispondere a queste deplorevoli parole. Infatti ciò che ha proferito la signora in questione oltre a non meritare alcuna considerazione, non le si possono dare neanche le attenuanti generiche, ed anche se non si tratta di reato, certamente c’è una morale che dovrebbe essere messa in primo piano. Il colloquiare al telefono con una conoscente parlando male dei figli di Paolo Borsellino non credo possa essere espressione di un parere, bensì l’espressione di una cattiveria immotivata, e se da un lato la signora dipinge Paolo Borsellino come un suo caro amico personale dall’altro parla malissimo dei figli di questo carissimo amico. Viene da pensare che qualcosa non funziona, se non altro perché Lucia Borsellino ed il fratello Manfredi mai hanno dato adito a pettegolezzi od a situazioni poco chiare. Ma in tutto questo prendendo l’accusa fatta alla Borsellino etichettata come “cretina”, mi viene da pensare e cercare di capire per quale motivazione Lucia possa essere una cretina. Forse perché non ha gestito i suoi compiti istituzionali col sistema Saguto? Forse perché non ha cercato posti per i suoi amici o familiari barattando il diritto pubblico con l’interesse privato? Oppure perché non ha saputo fare la bella vita? Ecco se Lucia Borsellino per tutto ciò è una cretina allora sappia la signora Saguto che c’è una maggioranza di italiani che ammira questa categoria di cretini a dispetto del suo modo di agire svelato dalla procura di Caltanissetta. Poi passando al fratello Manfredi cerco di capire da cosa può derivare il suo essere squilibrato. Forse perché ancora si commuove al ricordo pubblico del padre Paolo? Dice la signora Saguto alla amica ignara di essere ascoltata dalle forze dell’ordine e alla quale sta esprimendo le sue esternazioni; “Ma che minchia si va commuovendo ancora dopo ventitre anni dalla morte del padre?” Una frase che dimostra e mette in evidenza tutto lo squallore e la pochezza d’animo di chi è abituato probabilmente a discutere in questi termini e ci mostra ciò che spesso si nasconde nell’animo umano. Il tempo dirà da chi siamo circondati. Per adesso cerchiamo di fare fronte in difesa di questi due ragazzi, di questi figli dell’espressione più bella che la società palermitana abbia mai potuto avere. Il caso Saguto e bella compagnia sta svelando tutto l’intreccio delle magagne che si nascondevano fino ad una settimana fa nel’ufficio di prevenzione del tribunale di Palermo, addirittura tirando in ballo tramite intercettazioni telefoniche l’attuale prefetto di Palermo ed un sistema di spartizione ad uso famiglia di posti di un certo rilievo. Il pubblico gestito da privato. Dopo il marasma venuto fuori da questa indagine e dalle intercettazione effettuate dalla procura di Caltanissetta sarebbe giusto che tutti le figure negative avessero la dignità ed il rossore in faccia di lasciare i posti a tutti i livelli che fino ad oggi hanno occupato, gestendo le loro funzioni a discapito dello stato e degli italiani. Buona parte della società italiana che si richiama ai valori lasciateci dai padri costituenti e da eroi come Falcone, Borsellino, La Torre, Chinnici assieme a tutti gli altri che hanno immolato la propria esistenza per la bellezza della legalità, della giustizia e della democrazia, possano un giorno vivere in una società migliore di quella che questo tempo ci sta propinando e dove la cultura della legalità possa diventare un componente del dna di ogni singolo individuo.
Liborio Martorana

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