martedì 14 maggio 2013

Reportage di un incontro "resistente" a Gela - 12 maggio 2013 Lina La Mattina


Un caro amico giorni fa mi ha invitato a Gela, dove era in
programma un dibattito sulla mafia in genere, ma con al centro
la figura di Don Pino Puglisi ucciso dalla mafia il 15 settembre
del 1993... e che sarà beatificato il 25 maggio al Foro Italico
a Palermo. Invitata dicevo per leggere qualcosa in proposito,
sapendomi da sempre sensibile e interessata a questi temi che
caratterizzano come tanti sanno da tempo il mio impegno civile,
non solo con la poesia ma anche con la presenza attiva, un tempo
molto più costante adesso ridotta a causa della salute piuttosto
precaria, solo a quando posso.

Ero molto tentata di andare, ma non avevo quasi nulla da leggere
su Padre Puglisi, e così tre giorni prima della data fissata il 12 mi
venne l’ispirazione di scrivere “UNO SQUARCIO NELLA MENTE”
che ho pubblicato sabato notte su fb convinta di non poter andare.
Come non sono neanche andata a Cinisi da Peppino Impastato
in quanto non stavo molto bene. Quindi temendo di poter essere
d’impaccio alle persone che avrebbero dovuto dare passaggio a me
e mio marito, cioè i miei cari amici, Vincenzo e Augusta Agostino...
rinunciai in cuor mio ad andare, specialmente dopo aver saputo
che il dibattito era stato organizzato da un prete, (figurarsi per una
mangia preti come me) nel salone adiacente la chiesa e che c’era
pure l’eventualità di dover pernottare a Gela...ma una voce dentro,
continuamente mi diceva di andare, e meno male che ho dato ascolto
alla voce! Mi sarei persa una serata fantastica!

Una serata che può cambiare a volte anche i cuori più duri!
Premetto che Vincenzo Agostino malgrado i suoi 77 anni è
un eccellente automobilista... due orette di viaggio, in ottima
compagnia, il sole che ci scaldava, e la solita stupenda visione
di una terra che sa d'incanto, con enormi cespugli gialli, come
una esplosione di profumatissimi ginestre, distese di grano e uva.

Una volta arrivati, siamo stati condotti in un accogliente Hotel
con vista sul mare per tutte e sei le persone arrivati da Palermo,
infatti oltre a me mio marito, i coniugi Agostino, c’era anche
Il Dott. Giovanni Palazzotto di Cittadinanza per la Magistratura
 (l’amico che mi ha invitato) e addirittura, il magistrato Alfonso Giordano
(di cui ho avuto il grande onore e il privilegio di conoscere, avendo fatto il viaggio
insieme da Palermo, mangiare alla stessa tavola, essendo
ospiti nello stesso albergo) che nel 1984 ha istruito e presieduto
il maxi processo nella aula bunker di Palermo...
una persona veramente squisita, di altissimo livello culturale
e sensibilità tanto che mi ha confidato che anche lui è caduto
nella “trappola” passionale della poesia, e sta per pubblicare
oltre i tanti sulla magistratura, anche un libro di poesie.

Dopo aver partecipato alle ore 19: 00 ad una affollatissima messa,
quasi tutti i presenti alla messa sono rimasti per ascoltare il dibattito
organizzato appunto da Don Luigi, (un simpaticissimo prete, per
fortuna e scattato subito, una certa sintonia di pensiero) insieme
a tanti altri ospiti... tra cui oltre al Presidente Giordano, un altro
magistrato donna, di cui purtroppo non ricordo il nome, che
raccontava della sua esperienza e le mille difficoltà di un simile
mestiere in una città come Gela, ma che tutto sommato l'appassiona...
la sempre commovente testimonianza dei coniugi Agostino
che riescono sempre a strappare lacrime, affetto e applausi a scena
aperta, dopo aver fatto leggere a Giovanni una bellissima lettera
scritta da Augusta proprio a Padre Puglisi, due mesi prima che
venisse ucciso... una lettera ora pubblicata su di un libro dal titolo:
“IL MIRACOLO DI DON PINO PUGLISI”!

Miracolo, non riferito a guarigioni del corpo, ma a quelle dell’anima
che riusciva ad operare in tanti ragazzi già avviati sulla cattiva strada...
purtroppo solo sui criminali mandanti: i fratelli Graviano di Brancaccio
non riuscì ad operare il miracolo di aprirgli il cuore, che per paura
gli togliesse manovalanza, gli spararono alle spalle intanto che altri lo
chiamarono per farlo girare... Don Pino, rispondendo con un sorriso
disse: “me l’ho aspettavo”!
Vili traditori anche in questo, altro che uomini d’onore!

La serata era quasi alla fine quando al microfono si ripresentò
Giovanni che facendo una bella presentazione di me, m’invitò
a chiudere la serata con la mia poesia... e qui come si suole dire
“mi vinniru li scarpi stritti”... pensate dopo tutti quegli interventi,
tesi a parlare di un uomo eccezionale, di miracoli, quasi di un santo...
la mia poesia che tratta di ribellione contro il cielo, contro Dio,
sapendo pure che c’era un prete ad ascoltare che non sapeva chi fosse
Lina La Mattina.. io però misi le mani avanti, avvertendo che forse
Don Luigi dopo quella lettura mi avrebbe mandato a l’inferno!

Lessi, erano quasi le ventitré, malgrado fossero trascorse circa tre ore
dal l’inizio, contrariamente a quando supponevo, la sala era ancora
gremita di gente ad ascoltare in religioso silenzio per poi esplodere
in un grande applauso... e sapete una cosa cari amici, persino Don Luigi
mi venne ad abbracciare, dicendo che invece molto probabilmente andrò
in paradiso, proprio per aver litigato con Dio, perché la base di quel litigio
è solamente amore, impegno per i giusti... invitandomi anzi a tornare...
e così dopo tanti abbracci e complimenti, si è scatenata la gara della
solidarietà delle brave donne volontarie e del loro impegno anche in cucina
preparando di tutto e di più persino le lasagne al ragù e finocchio, calda,calda.

Siamo tornati in albergo che era quasi la una...
non riuscivo a prendere sonno, riflettendo sul fatto che sono stata
testimone di una serata di grande, coraggioso impegno civile,
cultura, commozione, una lunga catena umana, come quella che
faremo il 22 maggio attorno al palazzo di giustizia, per ricordare
Falcone e dare solidarietà ai magistrati di Palermo, ancora minacciati
di morte... una grande catena di umanità, di tanta gente semplice,
umile, che lotta per il buono, per il giusto, e che vuole liberarsi dalla
spirale della mafia, della delinquenza. Grazie a tutti, a Giovanni che mi
ha invitato, a Vincenzo trasportato, a chi ci ha ospitato. Buonanotte.

13 maggio 2013 LINA LA MATTINA

(La poesia in questione)

UNO SQUARCIO NELLA MENTE
Dopo una vita di sogni, illusioni
di alti voli e basse cadute
tra pensieri di male, di bene
di giorni al sapore di miele, fiele
d’inganni, parole, amore
rabbia talvolta, per certa gente
parenti serpenti, false religioni
tranne l’incrollabile fede
in Cristo, mia unica certezza
che mi ha sempre guidata
sul tortuoso cammino della via...
ma dovevo arrivare
fin sulla vetta per rendermi conto

Non senza sconcerto
cocente dolore
ribellione pure contro il cielo
gli infami, il mondo, il destino
l’esistenza senza l’esistere
l’ingiusta giustizia
regola forse nata con l’uomo
con biglietto d’ingresso
in questo mondo di lupi
di marionette, dalle rosse guance
e finti sorrisi laccati sulle bocche
che spesso, molto spesso
l’amore, la bontà, l’onestà uccide!

Così come ha ucciso, inchiodati
sul calvario della vita
i migliori, coraggiosi uomini
affamati di verità e giustizia
colpevoli solo di aver lottato
per un mondo migliore...ed è
ricordando, un 9 e un 23 maggio
un 19 luglio, un 5 agosto
e soprattutto un 15 settembre...
un velo si squarcia la mente
esplode la rabbia, divampa
come fuoco sui monti
bruciando sulle labbra un perché?

Perché Signore, perché permetti
che si mettano uomini in croce?
Perché, dopo aver sacrificato l’unico
Tuo figlio senza colpa alcuna
continui con tanti altri innocenti?
Tu che tiene in pugno le fila
il destino dei tuoi figli
perché ci mandi allo sbaraglio
ci condizioni, ci alletti a predicare
amore, onestà... a lottare
per il buono, il giusto sapendo...
che giustizia non esiste in terra
e intanto che ancora il sangue scorre

I fedeli servitori del demonio
ridono, godono, scialacquano
rubano, stuprano, uccidono
tentano pure i santi...
si beffano di noi, poveri agnelli
figli del “Buon Pastore”...
prova ne è... Don Pino Puglisi
i tanti martiri innocenti
l’ingiusta croce di Cristo
di cui, ne il sacrificio, ne 2000 anni
di luce, buio, guerre e preghiere
sono bastati a redimere
cambiare il mondo, l’animo umano!

Eppure, sei stato Tu Signore
a dare alito e vita a questo fango
vero è... ci hai dato pure
il libero arbitrio, m’a cosa serve
se non ferma strage d‘innocenti?

9 maggio 2013 LINA LA MATTINA

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