mercoledì 18 settembre 2013

Audizione in Commissione antimafia Sicilia per l'imprenditrice Valeria Grasso

Giornata proficua quella di oggi Oggi a distanza di circa un mese dalla richiesta di audizione del testimone di giustizia Valeria Grasso in commissione antimafia, presentata da Cittadinanza per la Magistratura, è arrivato finalmente il momento di presentarsi davanti alla suddetta commissione. Presenti Valeria Grasso - imprenditrice palermitana ribellatasi al racket estorsivo della famiglia mafiosa dei Madonia, del mandamento della piana dei colli, del compagno di Valeria, anche lui inserito nel programma di protezione, Giovanni Palazzotto quale componente del direttivo dell’associazione CpM ed il sottoscritto quale socio dell’associazione CpM ed operatore dell’informazione di radio 100 passi.Dopo le presentazioni ed i convenevoli di rito il presidente della commissione regionale antimafia invitava Valeria Grasso ad esporre seppur per vie sintetiche la sua storia ed i motivi che l’hanno spinta a presentarsi in commissione. Valeria Grasso esponeva il suo pensiero focalizzando il fatto che all’interno dell’ordinamento del programma di protezione per i testimoni di giustizia, esistono delle enormi anomalie che pongono i soggetti utilizzatori in situazioni di difficoltà economiche, mentali ed esistenziali. La non chiarezza e la non comunicazione fa si che le persone che usufruiscono del suddetto programma, avrebbero bisogno di supporto psicologico per cercare di inserire all’interno di una nuova vita, i familiari dei dichiaranti, spesso figli piccoli come nel caso di Valeria, che hanno la sola colpa di seguire il genitore in località protetta, subendo tutti i disagi di coloro che si trovano a sfuggire e nascondersi e con il reale pericolo di non reggere l’impatto di affrontare un nuovo mondo, quello dei testimoni di giustizia, di coloro che non hanno neanche la possibilità di fare una passeggiata senza dovere smuovere un corteo di mezzi che li seguono. Grande apprezzamento e comprensione da parte del Presidente Nello Musumeci e dei consiglieri, i quali hanno cercato di capire lo stato d’animo di Valeria Grasso convenendo che le anomalie da lei pubblicamente denunciate, fossero realisticamente veritiere e di conseguenza paradossali. Giovanni Palazzotto esponeva il pensiero a nome di CpM, asserendo che persone come Valeria vanno tutelate in quanto portatrice di insegnamenti di legalità verso i giovani e le nuove generazioni e che tocca alle istituzioni mettersi a guardia dei testimoni di giustizia, di quegli imprenditori che, malgrado vivano in uno stato di prostrazione, trovano la forza ed il coraggio di denunciare, per dare ai propri figli la possibilità di sperare in un futuro, ma soprattutto in un presente migliore. Personalmente ho rimarcato il fatto che all’interno di certi casi esistano paradossi talmente gravi da mettere lo stato in una posizione di incompetenza verso i suoi testimoni. Alla fine dell’audizione, il presidente con i consiglieri si sono impegnati a mandare una nota all’istituto che “gestisce “ i testimoni di giustizia,, sottolineandone le gravi anomalie ed inadempienze. E’ plausibile che alla fine fossimo soddisfatti di come era andato l’incontro con la commissione antimafia Quando siamo usciti da quel gioiello normanno dove ha sede l’ARS era chiara in noi la convinzione che la giornata fosse stata proficua e che compiendo tanti piccoli passi si possono fare grandi percorsi. liborio martorana

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