mercoledì 9 ottobre 2013

Una delle tante impegnative giornate di Cittadinanza per la Magistratura

Sono sempre i piccoli passi che fanno un grande percorso E’ stata proprio una giornata edificante oltre che intensa quella di ieri martedì 8 ottobre, iniziata di buon mattino con la presenza in tribunale assieme a Giovanni Palazzotto, in rappresentanza di Cittadinanza per la Magistratura, per presenziare al processo “contro” Saverio Masi, l’attuale caposcorta del giudice Nino Di Matteo. La nostra presenza ha voluto stigmatizzare il fatto che Cittadinanza come organizzazione cerca di essere presente all’interno di eventi che riguardano la diffusione della cultura della legalità. Oggi lo abbiamo dimostrato portando la nostra solidarietà al maresciallo capo dei carabinieri Saverio Masi. E’ stato, visto che noi riteniamo Saverio Masi un perseguitato da parte dello stato, un perseguitato per avere cercato di fare emergere certe discrepanze all’interno degli organi investigativi durante periodi indagatori effettuati da lui stesso in stretta autonomia e con l’ausilio di mezzi propri, atti a portare alla scoperta di piste che avrebbero condotto alla cattura di Bernardo Provenzano e di Matteo Messina Denaro, ma che purtroppo, i superiori del maresciallo decidendo di soprassedere, bloccavano di fatto quelle indagini che un uomo solo e senza mezzi militari aveva effettuato. Per questi atteggiamenti omertosi che cozzano con i principi di legalità e lotta alla mafia che Saverio Masi denuncia il comportamento dei superiori e di conseguenza viene citato all’interno del processo sulla trattativa stato-mafia. Cittadinanza è presente perché ha a cuore la sorte di personaggi come Saverio, come Valeria e come tanti altri. Riusciamo ad essere presenti anche quando ci si trova lontano, proprio come ha fatto Marika, una delle nostre aderenti che si è collegata telefonicamente per chiedere notizie sull’andamento del processo di Saverio. La giornata prosegue, subito dopo cena, nella nostra sede dove i nostri iscritti si sono confrontati con alcune agende rosse provenienti dal nord, sicuramente più numerose di quelle palermitane. Tra di loro Giuseppe Cassata di Articolo 54 che ci illustra un suo progetto a proposito della trattativa stato- mafia con un pieghevole dove vi sono riportate le intercettazioni telefoniche tra il consigliere giuridico D’Ambrosio e l’ex ministro dell’interno Nicola Mancino. Presente anche la poetessa siciliana Lina La Mattina. Intorno alla mezzanotte i volti stanchi ma soddisfatti degli ospiti si facevano notare e ci si congedava con la consapevolezza di avere intessuto rapporti, fatto rete con realtà che stanno a nord della nostra penisola, realtà con le quali non mancheremo di rincontrarci per dare uno spunto costruttivo alla cultura della legalità. Cosa dire ancora sulla giornata di ieri? Niente ciò che ho detto riassume in poche parole una delle tante impegnative giornate di Cittadinanza per la Magistratura. Liborio Martorana.

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