Blog ufficiale dell'Associazione "Cittadinanza Per La Magistratura"
giovedì 27 marzo 2014
Lettera aperta degli studenti del liceo Danilo Dolci di Palermo
Parlo a nome degli studenti del Liceo Danilo Dolci di Palermo.
Il mondo della scuola ormai subisce attacchi sotto svariati aspetti.
La nostra scuola è carente di risorse economiche e strutturali ma ricca di risorse umane, culturali e morali.
Abbiamo anche noi partecipato alle famigerate proteste dicembrine e sicuramente la nostra sensibilità alle problematiche sociali non è andata via con l'epifania. Scriviamo questa lettera aperta per manifestare la nostra solidarietà a 519 bidelli facenti parte della cooperativa Comitini che non percepiscono stipendio da ben otto mesi. A noi non importa quali problemi politici possano esserci dietro questa vergogna, noi vediamo soltanto quattro di questi 519 eroi, che ogni mattina, nonostante debbano dare sostentamento ad una famiglia con dei figli più o meno grandi, sono senza stipendio da 8 mesi e non smettono mai di fare il loro dovere col sorriso, con la gentilezza, con l'umanità, con la sensibilità che da sempre li contraddistingue.
Quella sensibilità che forse dovrebbe avere chi amministra il danaro che gli spetta. chi sono i veri poveri allora? Forse i miei bidelli sono più ricchi di qualsiasi politico, sono ricchi di valori e dell'affetto che noi studenti ogni giorno non smettiamo di dimostrargli. Non può esistere scuola senza bidelli. 519 famiglie non possono vivere senza stipendio. Non ci sono leggi o problematiche politiche che tengano difronte ad un emergenza tale.
La nostra scuola fortunatamente porta il nome di Danilo Dolci, uomo che ha combattuto tanto contro la povertà, che è sempre stato solidale, uomo che non ha mai perso la sensibilità, che ha sempre saputo condividere il dolore degli altri e che non ha mai scelto l'indifferenza. Probabilmente servirà a poco questa lettera ma noi vogliamo tentarci lo stesso, vogliamo tentarci perché noi abbiamo sempre scelto di stare accanto agli ultimi, agli abbandonati, a chi ha reale bisogno d'aiuto. Credo che quest'anno io stia ricevendo la più grande lezione in quattro anni di liceo , sto assistendo alla più grande espressione di pazienza, buona volontà, tenacia, forza di andare avanti e speranza di sempre. Quest'anno i veri insegnanti sono stati i miei bidelli, che mi hanno insegnato che nella vita anche si gioca col proprio pane bisogna saper aspettare senza perdere il rispetto per il proprio lavoro ed i propri datori di lavoro, perché il tuo proprio dopo la famiglia è la cosa più preziosa che si ha , il proprio lavoro è quella cosa che ti fa sopravvivere e ti fa sentire vivo, utile e membro di una società. Io e i miei compagni non siamo altro che dei ragazzini, queste problematiche sono troppo più grandi di noi, e difficilmente riusciremo a capire il perché di tutto questo. Quello che vogliamo dire è che dietro questi eroi ci saranno sempre gli studenti del Danilo Dolci pronti a sostenerli in tutti i modi possibili. E ringrazio e bacio le mani a questa gente come a tutti i veri lavoratori, non esiste onore più grande di baciare la mano di un umile e vero lavoratore. E mi chiedo: "Perché qualcuno deve soffrire più di altri?" Siamo tutti sotto lo stesso cielo, condividiamo tutti lo stesso mondo, sarebbe bello vivere tutti in un unico sorriso.
Ettore Baiamonte.
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